“Prevenire è vivere” è lo slogan della LILT che rappresenta il nostro mantra nella lotta contro il cancro.
La prevenzione primaria e quella secondaria, infatti, sono strategie fondamentali per sconfiggere la malattia oncologica.
Si stima che oltre il 30% circa dei tumori è causato dalla nostra alimentazione e solo il 4% circa dall’inquinamento atmosferico.
La LILT, da quasi un secolo, si impegna per diffondere e potenziare la cultura della Prevenzione, sostenendo, con questa campagna di informazione e sensibilizzazione, il valore della sana alimentazione, quella prettamente mediterranea, fatta di alimenti dalle svariate proprietà altamente nutritive e salutari.
È ormai risaputo che seguire un regime alimentare sano rappresenta uno dei pilastri della prevenzione oncologica, soprattutto se ad esso si abbina uno stile di vita che preveda l’eliminazione del fumo, la regolare attività fisica, il consumo moderato di alcol e un’adeguata esposizione ai raggi solari.
Dal punto di vista dello stile alimentare, la LILT è da sempre impegnata a diffondere la corretta informazione, promuovendo l’educazione alla salute attraverso campagne di sensibilizzazione a livello nazionale e attraverso l’impegno delle 106 Sedi Provinciali presenti sul territorio nazionale.
ALCOOL E FUMO
E’ ormai risaputo che l’alcool è una sostanza certamente cancerogena. Anche piccole quantità di alcool aumentano il rischio di cancro della bocca, dell’esofago, della gola (laringe e faringe), del fegato, dell’intestino (colon e retto) e della mammella. Non esiste una quantità “sicura”. Esiste invece un rischio maggiore per dosi maggiori. L’effetto cancerogeno dell’alcool si combina con quello del tabacco: quindi chi fuma e beve bevande alcooliche ha un rischio molto maggiore della somma dei due.
Nel mondo, il fumo di tabacco è la principale causa prevenibile di malattie e di mortalità: cancro, malattie cardiovascolari, malattie respiratorie, ridotta fertilità sono solo alcune delle più importanti. Anche il fumo passivo, quello che facciamo respirare ai nostri figli se fumiamo in macchina o in casa, o che ci fanno respirare amici o colleghi fumatori, aumenta il rischio di molte malattie, tra cui quelle respiratorie, cardiovascolari e il cancro del polmone. L’esposizione a fumo passivo durante la gravidanza può anche causare nel feto un basso peso alla nascita.
ALIMENTAZIONE CORRETTA
Una dieta sana contribuisce, insieme agli altri componenti dello stile di vita sano, a ridurre il rischio di sviluppare il cancro.
Dai la precedenza a vegetali, frutta, cereali integrali e legumi, variando più che puoi i tipi e i colori della frutta e della verdura, che segnalano i loro diversi contenuti vitaminici. Modeste quantità di carni magre, pollame, pesce, latticini e uova e un po’ di olio extravergine di oliva completano la dieta. Una dieta così composta fornisce tutto ciò di cui abbiamo veramente bisogno: carboidrati, proteine, grassi, fibra, minerali e vitamine.
Riduci il consumo di alimenti molto calorici, ricchi di zuccheri semplici e di grassi (specie se animali).
Modera anche l’alimentazione con carne rossa e di carni conservate, perché aumentano il rischio di cancro dell’intestino (colon e retto). La schiacciata col prosciutto non è quindi la merendina quotidiana ottimale per i bambini.
ALLATTAMENTO AL SENO
L’allattamento riduce il rischio di cancro alla mammella: più lungo è il periodo di allattamento (anche sommando diverse gravidanze) e maggiore è la protezione che ne deriva.
Oltre a questo, molti studi dimostrano che allattando al seno si torna più facilmente e velocemente al peso pre-gravidico, e che, nell’età matura, vi è una minor tendenza al sovrappeso ed obesità tra le donne che hanno allattato rispetto alle donne che non hanno allattato. Anche questo fatto, come spiegato nella sezione peso (link a peso corporeo), conferisce una protezione dal cancro.
Il latte materno fornisce tutti i nutrienti necessari fino ai 6 mesi di vita e aiuta il bambino a difendersi meglio dalle malattie, soprattutto infettive, nella prima infanzia. L’allattamento al seno contribuisce anche a ridurre il rischio di malattie croniche in età più avanzata, come l’ipertensione, l’ipercolesterolemia, l’obesità ed il diabete, e contribuisce allo sviluppo cognitivo del bambino.
ATTIVITÀ FISICA
Il rischio di cancro dell’intestino e, nelle donne, della mammella e dell’endometrio sono più bassi in chi ha una vita più attiva e un ridotto livello di sedentarietà. Perché? L’attività fisica ha un effetto sui livelli dello zucchero nel sangue, sull’insulina, sugli ormoni sessuali e su altri ormoni, sull’infiammazione e sulle funzioni immunitarie: tutti questi fattori influiscono, secondo diverse modalità, sullo sviluppo di tumori.
L’attività fisica protegge anche da altre gravi patologie: malattia coronarica, ictus, ipertensione, diabete, osteoporosi, depressione. Cerca di consumare più che puoi nelle attività di tutti i giorni: stare in piedi, camminare, spostarsi in bicicletta o a piedi (anziché in auto), non prendere l’ascensore o le scale mobili, ma salire e scendere le scale a piedi. Anche ridurre il tempo che passi sprofondato in poltrona o incollato davanti al computer o alla TV contribuisce a farti bruciare più energia.
GIUSTO PESO CORPOREO
Il giusto peso corporeo è un vantaggio. Pesare troppo significa avere una massa di grasso (massa adiposa) superiore al normale con un conseguente aumento del rischio di cancro. Intestino, rene, esofago, pancreas, colecisti (cistifellea) e, nelle donne, mammella (in post menopausa), endometrio e ovaio sono gli organi maggiormente esposti a questo rischio. Sembra che il grasso in eccesso promuova gli stati infiammatori e aumenti alcuni fattori di crescita e ormonali, che promuovono lo sviluppo di cellule tumorali. Il rischio cresce ad aumentare del peso in eccesso.
Mantieni il peso più basso che puoi, nel range del peso normale. Se sei un adulto, calcola l’indice di massa corporea e misura la circonferenza vita. Per i bambini si devono consultare le apposite tabelle: chiedi informazioni al tuo pediatra.
ESPOSIZIONE AL SOLE
I raggi del sole sono indispensabili per la nostra vita e per quella del pianeta: sono fatti di luce, calore (le radiazioni infra-rosse) e di altre radiazioni invisibili, le Ultra violette (UV). Alcune di queste (le UVC) sono assorbite dallo strato di ozono dell’alta atmosfera, altre, le UVA e le UVB, arrivano fino a noi. Le UVB sono importantissime, perché ci permettono di sintetizzare la vitamina D, ma hanno anche, insieme alle UVA, la caratteristica di danneggiare la nostra pelle. Il danno alla pelle, col tempo, si può trasformare in cancro: melanoma, carcinoma basocellulare e carcinoma squamocellulare.
Ogni giorno è importante uscire all’aria aperta, ma dovrebbero bastare 15—20 minuti con il viso, il collo e le braccia esposti al sole (anche d’inverno) per attivare una quantità sufficiente di vitamina D, indispensabile per la salute delle ossa. Le lampade solari devono essere assolutamente evitate, hanno gli stessi effetti dannosi dei raggi UV naturali, o forse anche peggiori.